Storica società di canottaggio, fondata nel 1864, tra le prime in Italia, la prima ad avere una sede a Torino proprio in riva al Po. Legata alle figure del conte Edoardo Scarampi di Villanova e del fratello il marchese Fernando, garanti nei confronti della città del buon funzionamento dell’attività di canottaggio, ottenne che fosse il Municipio a costruire a proprie spese la sede della Società. Nella primavera del 1868 l’impresa Zanetto costruì lo chalet progettato dall’ingegner Pecco, un originale padiglione a pianta ottagonale, con colonne binate e portico verso il fiume, costruito interamente in larice rosso (se si escludono le lastre metalliche per la copertura).
Nel 1882 la Società si fuse con l’Accademia Filarmonica di Torino.
Il 6 agosto del 1896, il Circolo Eridano venne rilevato dal Circolo degli Artisti di Torino, che, forte del suo migliaio di soci, ne potenziò la tradizionale attività di canottaggio e, nello stesso tempo, lo utilizzò come sede di gare di nuoto, di atletica e di bocce. Soprattutto introdusse l’organizzazione di geniali feste, fra le quali era rituale quella della zattera galleggiante, che ospitava un banchetto di oltre cento persone.
Per far posto ai padiglioni dell’Esposizione del 1911, la Eridano, insieme alla Caprera, viene diffidata e successivamente espulsa dalla propria sede. Trasferisce così la propria sede sulla riva destra del Po, lungo corso Moncalieri, presso la barriera di Piacenza. Il nuovo edificio, progettato dall’architetto Giuseppe Velati-Bellini nel 1914, è arricchito dalle decorazioni del pittore Giuseppe Bozzalla e dello scultore Giovanni Riva, è quello di cui ancora oggi possiamo godere.
Era tuttavia l’atmosfera romantica del parco fluviale e del panorama collinare che attraeva i pittori del Circolo che rinnovarono, nei nuovi spazi conquistati, la loro ispirazione: ricordiamo tra i tanti Demetrio Cosola, Andrea Ghisolfi, Luigi Morgari, Lorenzo Delleani e Giacomo Grosso e, in tempi più recenti, Felice Vellan, Alessandro Lupo, Nicola Arduino e Ottavio Mazzonis. Ogni anno da maggio a settembre l’Eridano diventava la sede estiva degli Artisti, si chiudevano i saloni di palazzo Graneri e ci si trasferiva in riva al fiume.
Nel 1979 un nuovo connubio accrebbe la fortuna del Circolo Eridano, ovvero quello con il CRAL SIP (poi Telecom), sino al 2009 quando venne redatto il nuovo statuto del CIRCOLO ERIDANO A.S.C.D.
Oggi il Circolo Eridano è aperto tutti i giorni e, oltre a godere dello splendido panorama che offre la terrazza sul Po, si può usufruire di un eccellente servizio ristorante, godere degli spettacoli, concerti musicali e mostre, organizzati dal Circolo degli Artisti e dulcis in fundo, praticare nobili sport d’acqua; quali il canottaggio e la canoa, nonché, in uno scenario unico a Torino, giocare a tennis su tre campi di terra rossa, affacciati direttamente sul fiume, difronte al castello del Valentino ed al Borgo Medioevale.
In occasione del centocinquantenario dalla fondazione del Circolo Eridano nel 2014, il consiglio della Società ha fortemente voluto celebrare questo traguardo con un volume nel quale è stata ricostruita la storia della società dagli storici Elena Petrosino e Davide Mabellini.